Il Progetto intende realizzare: – attività innovative e sperimentali, relativamente all’AGRICOLTURA SOCIALE – ORTI SOCIALI, ORTI DIDATTICI, ORTI URBANI su tutte le aree di intervento (disabilità, cittadini comuni, nuclei familiari in difficoltà, immigrati, detenuti/ex detenuti, scolaresche) .
Tale pratica può essere considerata una “tradizione innovativa”, in quanto offre, “nuovi” luoghi e contesti di inclusione sociale e socio-lavorativa, di benessere, di riabilitazione e cura, facendo leva su “tradizionali” forme di conoscenza e sapere comune dove formare ed informare le persone che si vogliono avvicinare ai temi dell’ambiente e della sostenibilità in generale e che continuano a legare il mondo cittadino a quello rurale. La modalità di partecipazione potrà essere di gruppo e/o di piccolo gruppo, ma in ogni caso con modalità integrate con altri partecipanti alle attività (soci, volontari, cittadinanza). In tal modo le attività riabilitative e di socializzazione sono caratterizzate daaspetti che riguardano un miglioramento del benessere psicologico, in termini di autostima, percezione della propria efficacia ad operare, motivazione ad impegnarsi nelle attività, infine, acquisizione di abilità effettive.
Il progetto è rivolto prevalentemente:
- al disagio adulto, a persone disabili, adulti e minori, quali destinatari di un intervento che mira a favorire il benessere della persona inteso nella sua globalità, con un progetto che la pone al centro di tutti gli interventi, con la complessità delle sue potenzialità e dei suoi bisogni;
- alle famiglie che sono coinvolte e partecipano attivamente nell’ambito del progetto, in una logica integrativa, grazie anche ad azioni di sostegno alla genitorialità attraverso la creazione di reti di fiducia tra le persone ( scambi di tempo, buon vicinato, contrasto alla solitudine…)
- ai giovani che sperimentandosi nelle attività del progetto avranno occasione di confrontarsi in una nuova dimensione organizzativa, vivendo da una parte l’esperienza dell’autonomia e della responsabilità personale, dall’altra la relazione e la responsabilità condivisa e legata al contesto e al gruppo di lavoro.
- a tutti coloro che desiderano riscoprire il piacere e la passione di coltivare la terra, che vogliono prendere parte a questo progetto di filiera sociale, a cui sta a cuore la sicurezza alimentare
Primaria è la valenza sociale, quindi l’integrazione, l’inclusione, la solidarietà, la centralità delle persone, la creazione di valori educativi e civici.
Coerentemente alle caratteristiche progettuali descritte, il beneficiario indiretto viene a coincidere con il territorio e la comunità locale, attraverso il “fare insieme”.
E’ stato detto con una bella metafora: “Agricoltura Sociale: quando le campagne coltivano valori” ed è realmente così, proprio per la capacità dell’Agricoltura sociale di costituire un aspetto peculiare della multifunzionalità dell’Agricoltura, assicurando un reale vantaggio, in termini di servizi, alle popolazioni urbane e rurali facendo leva sulla comunità locale.